Quizartinib più chemioterapia nei pazienti di nuova diagnosi con leucemia mieloide acuta positiva per duplicazione tandem interna FLT3: studio QuANTUM-First
I pazienti con leucemia mieloide acuta ( AML ) positivi per le mutazioni di duplicazione tandem interna ( ITD ) di FLT3 hanno esiti sfavorevoli.
Quizartinib ( Vanflyta ), un inibitore FLT3 di tipo 2 orale, molto potente, selettivo, associato alla chemioterapia ha mostrato attività antitumorale con un profilo di sicurezza accettabile nei pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi FLT3-ITD-positiva.
È stato confrontato l'effetto di Quizartinib rispetto al placebo sulla sopravvivenza globale nei pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi FLT3-ITD-positiva di età compresa tra 18 e 75 anni.
È stato condotto uno studio di fase 3 randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, che ha confrontato Quizartinib e placebo in combinazione con la chemioterapia nell'induzione e nel consolidamento, seguiti da Quizartinib o placebo in monoterapia, in pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi positiva per FLT3-ITD in 193 ospedali e cliniche in 26 Paesi in Europa, Nord America, Asia, Australia e Sud America.
Erano eleggibili i pazienti di età compresa tra 18 e 75 anni. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale al gruppo Quizartinib o al gruppo placebo stratificando per regione, età e numero di globuli bianchi alla diagnosi.
Pazienti e ricercatori non conoscevano i trattamenti assegnati. La terapia di induzione comprendeva un regime di induzione standard 7 + 3 di Citarabina 100 mg/m2 al giorno ( o 200 mg/m2 al giorno consentito se standard istituzionale o locale ) mediante infusione endovenosa continua dal giorno 1 al giorno 7 e antracicline ( Daunorubicina 60 mg/m2 al giorno o Idarubicina 12 mg/m2 al giorno ) mediante infusione endovenosa nei giorni 1, 2 e 3, quindi Quizartinib 40 mg per via orale o placebo una volta al giorno, a partire dal giorno 8, per 14 giorni.
I pazienti con remissione completa o remissione completa con recupero incompleto dei neutrofili o delle piastrine hanno ricevuto il consolidamento standard con Citarabina ad alte dosi più Quizartinib ( 40 mg al giorno per via orale ) oppure placebo, trapianto allogenico di cellule ematopoietiche ( allo-HCT ) o entrambi come terapia di consolidamento, seguito dalla continuazione della terapia con Quizartinib in monoterapia o placebo per un massimo di 3 anni.
L'esito primario era la sopravvivenza globale, definita come il tempo dalla randomizzazione fino alla morte per qualsiasi causa e valutata nella popolazione intent-to-treat ( ITT ).
La sicurezza è stata valutata in tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno una dose di Quizartinib o placebo.
Tra il 2016 e il 2019 sono stati sottoposti a screening 3.468 pazienti con leucemia mieloide acuta e 539 pazienti ( 294 pazienti di sesso maschile, 55%, e 245, 45%, di sesso femminile ) con leucemia mieloide acuta FLT3 -ITD-positiva sono stati inclusi e assegnati in modo casuale al gruppo Quizartinib ( n=268 ) o al gruppo placebo ( n=271 ).
In tutto 148 dei 268 pazienti ( 55% ) nel gruppo Quizartinib e 168 dei 271 pazienti ( 62% ) nel gruppo placebo hanno interrotto lo studio, principalmente a causa di decesso ( 133 su 148, 90%, nel gruppo Quizartinib versus 158 su 168, 94%, nel gruppo placebo ) o ritiro del consenso ( 13 su 148, 9%, nel gruppo Quizartinib vs 9 su 168, 5%, nel gruppo placebo ). L'età media era di 56 anni.
A un follow-up mediano di 39.2 mesi, la sopravvivenza globale mediana è stata di 31.9 mesi per Quizartinib rispetto a 15.1 mesi per il placebo ( hazard ratio, HR=0.78; P=0.032 ).
Proporzioni simili di pazienti nei gruppi Quizartinib e placebo hanno avuto almeno un evento avverso ( 264 su 265, 100%, nel gruppo Quizartinib e 265 su 268, 99%, nel gruppo placebo ) e un evento avverso di grado 3 o superiore ( 244 su 265, 92%, nel gruppo Quizartinib e 240 su 268, 90%, nel gruppo placebo ).
Gli eventi avversi più comuni di grado 3 o 4 sono stati: neutropenia febbrile, ipokaliemia, e polmonite in entrambi i gruppi e neutropenia nel gruppo Quizartinib.
L'aggiunta di Quizartinib alla chemioterapia standard con o senza allo-trapianto di cellule ematopoietiche, seguita dalla continuazione della monoterapia fino a 3 anni, ha portato a un miglioramento della sopravvivenza globale negli adulti di età compresa tra 18 e 75 anni con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi FLT3-ITD-positiva.
Sulla base dei risultati dello studio QuANTUM-First, Quizartinib offre una nuova opzione terapeutica efficace e generalmente ben tollerata per i pazienti adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi positiva per FLT3-ITD. ( Xagena2023 )
Erba HP et al, Lancet 2023; 401: 1571-1583
Emo2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Enasidenib e aggiunta di Azacitidina adattata al rischio nella leucemia mieloide acuta con mutazione IDH2 di nuova diagnosi
Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Inaqovi, combinazione orale di Decitabina e di Cedazuridina, per il trattamento degli adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi. La Commissione Europea ha approvato
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...
Pivekimab sunirine, un nuovo anticorpo-farmaco coniugato anti-CD123, nella leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria
Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...
Fludarabina, Citarabina, G-CSF e Idarubicina con Gemtuzumab ozogamicin migliorano la sopravvivenza libera da eventi nei pazienti più giovani con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi e la sopravvivenza globale nei pazienti con mutazioni NPM1 e FL
È stato determinato il regime chemioterapico di induzione ottimale per i giovani adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi...
Tagraxofusp in combinazione con Azacitidina con o senza Venetoclax nella leucemia mieloide acuta
CD123, una subunità del recettore dell'interleuchina-3 ( IL-3 ), è espresso in circa l'80% delle leucemie mieloidi acute ( AML...
Busulfan più Fludarabina rispetto a Busulfan più Ciclofosfamide per la leucemia mieloide acuta sottoposta a trapianto di cellule emopoietiche HLA-aploidentiche
Il regime di condizionamento con Busulfan più Fludarabina ( BuFlu ) ha una mortalità correlata al trapianto ( TRM )...
Olutasidenib da solo o con Azacitidina nella leucemia mieloide acuta con mutazione IDH1 e nella sindrome mielodisplastica
Olutasidenib ( FT-2102; Rezlidhia ) è un inibitore potente, selettivo, orale, in piccole molecole, dell'isocitrato deidrogenasi 1 mutante ( IDH1...
Trapianto di microbiota fecale rispetto al placebo nel trapianto di cellule ematopoietiche allogeniche e nella leucemia mieloide acuta
Il danno al microbiota intestinale nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule ematopoietiche ( HCT ) e nei pazienti...
Mantenimento con Sorafenib dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche nei pazienti con leucemia mieloide acuta FLT3-ITD
Uno studio di fase 3 in aperto, multicentrico, randomizzato ha dimostrato che il mantenimento con Sorafenib ( Nexavar ) dopo...